“Mina In Studio”, “Mina nei Caroselli Barilla”, “Mina dalla Bussola live ’72” e “Mina nei Caroselli Tassoni”. Ne avevamo parlato, tempo fa. Il tentativo – riuscito – di rendere vivo qualcosa che appartiene al passato. Un cofanetto con ben 4 dvd, una Mina inedita, in bianco e nero, con performance capolavoro sconosciute al grande pubblico, versioni restaurate ancora più appetibili rispetto alla straordinaria epopea degli anni ’60. Alcuni giorni fa il canale ufficiale della Tigre di Cremona (MinaMazziniOfficial, YouTube, ndr) ha pubblicato alcune sue esibizioni d’antàn che ancora oggi ne fanno apprezzare la classe infinita…
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Nessuna ipocrisia: anche se “la gente dimentica”, chi scrive non ha paura a confermare la sua preferenza per Mia Martini: perché in Italia qualcuno ci costringe a spaccarci in partiti, in guelfi da una parte e ghibellini dall’altra. Poi rivedi Mina, così bella, così maestosa e ti domandi perché sempre il nostro paese abbia avuto la tendenza a rincorrere i grandi miti americani. Misteri.
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Filmati mai pubblicati prima e autentiche chicche rinvenute solamente negli ultimi tempi. “Mina nei Caroselli Tassoni” è una novità assoluta. Vestita da grandi costumisti del cinema, Mina canta le sue più belle canzoni per i leggendari caroselli Barilla. Ritroviamo qui una donna suadente, sensuale, perfetta nella parte dell’oggetto del desiderio (soggetto, pardòn). “Attimo per attimo“, ad esempio, mostra una carica erotica molto evidente (non dimentichiamo il tempo, gli anni ’60). Anche in questo era il personaggio, oltre che l’artista, a farsi amare, a scolpire l’icona nell’immaginario collettivo…
Bellissimi spot, con registi di valore assoluto (Zurlini, Falqui, Trapani, Gherardi, solo per citarne alcuni). “Un modo di fare pubblicità che non esiste più, sono dei piccoli film…“. Così ha detto il figlio di Mina, Massimiliano Pani. E’ verissimo, sono una via di mezzo tra pubblicità e videoclip, affascinanti e coinvolgenti. Mai noiosi. Con un’attrice in grado di reggere da sola una scena priva di colori. Si chiama “InDVDbile”, si legge allo stesso modo. Perché oggi risulta praticamente impossibile scomporre tutto questo materiale: per amarlo, e amare lei, occorre goderne dall’inizio alla fine. Da Mina a Mina.
(foto by facebook)