Due ore e mezza di concerto. Essenziale sì, compatto non troppo. Marco Mengoni sbalordisce la gran folla accorsa all’Arena Sant’Elia di Cagliari: il vincitore di Sanremo 2013 approda sull’isola con la classica voglia di far bene. Ne esce uno spettacolo unico, completo, elegantissimo. E una sorta di “ammissione di colpevolezza”, quando – citando il testo di una canzone – ammette di essere anch’egli, a volte, “uno che scrive stronzate, perché…”
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“..non è vero che niente è per sempre, a volte anch’io scrivo cose sbagliate, i sentimenti, ad esempio, quelli sì che sono per sempre…“. Il Mengoni pensiero raccoglie gli applausi cagliaritani: in terra sarda viene apprezzata la genuinità del cantautore viterbese.
Adrenalina a mille per il pubblico dell’arena (oltre 4 mila), occhi che strabuzzano alla vista del bel Marco: un gioco di luci e di suoni, con nove colonne a led che si illuminano e proiettano scritte. L’atmosfera è quella giusta, delle grandi occasioni. Lui argento vivo, la band ottimo complemento: Luca Colombo, prima chitarra e direttore musicale del tour, Gianluca Ballarin, tastiere e programmazione, Andrea Pollione, tastiere e organo, Peter Cornacchia, chitarra, Giovanni Pallotti, basso e Davide Sollazzi, batteria). Sono da poco passate le 22 quando la star sale sul palco. Show!
Per lui 25 anni, così ragazzo e così pronto e preparato per uno spettacolo di questa portata. Del resto è stato bravo a dimenarsi su palcoscenici più “caldi”, dall’Eurovision Song Contest di Malmoe all’Ariston di Sanremo. 23 brani in scaletta, 25 anni per lui. Quasi pari, insomma. Marco Mengoni gira, salta e balla: sorprende la performance alla chitarra elettrica con il brano “I got the fear”. Le canta tutte, le canta bene e rimanda l’uscita di scena per tre volte. Serata speciale per Cagliari, di certo non un giorno qualunque.
(foto by kikapress.com)
