Allevi: “Jovanotti meglio di Beethoven”. E il Web fa ironia… [VIDEO]

Regola aurea della comunicazione, da che mondo è mondo, è stare dalla parte dei viventi. Tanto, chi non c’è più difficilmente potrà offendersi. Giovanni Allevi, questa volta, ha dimenticato un elemento imprescindibile della critica: il web. Le sue frasi riguardo il ritmo di Jovanotti (assente nel caso di un mostro sacro come Beethoven) hanno scatenato una pioggia di critiche sul tappeto dei social network: chi, ieri, ha semplicemente, riportato la notizia, accompagnandola con commenti tutt’altro che gentili e chi, invece, ha giocato sull’ironia…

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E l’ironia si scatenò

Il popolo del web non le manda mai a dire. La democrazia della rete, sostanzialmente senza fine e senza redini, si scaglia contro Giovanni Allevi, reo di aver detto una grandissima castroneria a proposito del ritmo del maestoso Ludwig Van Beethoven. “Meglio Jovanotti“, sentenzia il musicista di Ascoli Piceno. Il Web s’infiamma, ma non offende e preferisce buttarla sul gioco, sull’ironia. E, così, ritroviamo l’immagine di Beethoven a bordo di una vecchia Ritmo, oppure la ferma decisione del gruppo Facebook “Marxisti per Tabacci” che condanna Allevi ai lavori forzati in Siberia. Tutto questo, e altro, per aver detto: “Con Beethoven un bambino si annoia, mentre il ritmo è un elemento importante che manca nella tradizione classica…“.

La replica di Allevi

Una parte dell’opinione pubblica, avvezza a creare sfide tra guelfi e ghibellini, indiani e cowboy, non accetta il parallelo Jovanotti-Beethoven. Forse sarebbe più giusto dire che Pelè e Messi non potrebbero mai essere paragonati, perché appartenenti a due epoche diverse. Invece la rete alza un polverone. Immediata la replica di Giovanni Allevi: “ammetto di non essere rispettoso nei confronti della grande tradizione della musica classica, ma la amo tantissimo e, comunque, non c’è mai stata nella storia occidentale un così forte culto del passato, come in questo momento…

(fonte: corriere.it)

(foto by kikapress.com)

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