Michael Jackson: storia di una leggenda [VIDEO]

Qualcuno le definì “perfette canzoni pop”. Un genere oggi snobbato, considerato semplice, facile. Gravissimo errore. Michael Jackson “Re del Pop”, perché sempre in grado di stupire, attraverso un genere musicale apparentemente comune e generalista. Un predestinato, lui, che già nel 1969, a 11 anni, era leader di un gruppo che andava per la maggiore, un’impresa musicale a conduzione familiare, i “Jackson Five“. Michael, Jackie, Tito, Marlon e Jermaine: una mini band che sa far spettacolo.. Nel 1976 diventano, semplicemente, “Jacksons” ed è successo mondiale…

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Black Music per tutti

Michael Jackson ha potuto sperimentare svariati stili musicali: dal soul della Motown al rhythm and blues, dal funk al rock. Tutto confluiva nel suo modello di pop, unico e inimitabile: così ha anche contribuito alla diffusione della black music presso la massa. Completo e brillante già nel suo primo album da adulto, “Off the Wall“, (prodotto da Quincy Jones), poi “Don’t Stop ‘Til You Get Enough”, “Workin’ Day and Night” e “Get on the Floor”. Ma il vero disco del successo planetario arriva nel 1982: “Thriller“…

Una sola moltitudine

Cantante, attore, ballerino. Qui Michael è “una sola moltitudine”. Ci sono pezzi dance, rock e funk (“Baby Be Mine”, “P.Y.T. (Pretty Young Thing)”, “Billie Jean“, “Wanna Be Startin’ Somethin”), canzoni pop e ballate (“The Lady in My Life”, “Human Nature”, “The Girl Is Mine“). Un disco pop, dove esce fuori la sua forza interpretativa, tutto tranne che un disco “leggero”. In “Billie Jean” il Jacko cantava di una fan che affermava di aver avuto un figlio da lui, mentre in “Wanna Be Startin’ Somethin'” criticava le pressioni dei media e del gossip. Tre anni dopo s’intravede in lui la volontà di fare qualcosa di importante per gli altri, un percorso che poi avrebbe appassionato artisti come Pavarotti, Bono e altri. Nel 1985, infatti, Jackson e Lionel Richie scrissero insieme la canzone di beneficenza “We Are the World“. Da quel momento in poi i temi umanitari sarebbero stati al centro dei suoi testi e della sua stessa attività artistica…

Pace

Un commovente inno di pace cantato dalle stelle più brillanti del mondo della canzone: un gruppo dal nome “USA for Africa“. Michael li mise insieme tutti quanti: per il mondo, non per una piccola buona causa, ma per qualcosa di più universale. Indimenticabile, impagabile, inarrivabile. Con questo brano arrivò per lui il “Grammy” come autore della canzone dell’anno. Facciamo un lungo salto, perché per commemorare e celebrare c’è sempre (stato) tanto tempo: arriviamo a una data significativa, il 10 settembre 2001: speciale cerimonia al Madison Square Garden per celebrare i suoi trent’anni di carriera solista. Ancora una volta sono in tanti a partecipare, da Britney Spears a Whitney Houston, da Shaggy alle Destiny’s Child, da Samantha Fox a Liza Minnelli

A oggi oltre un miliardo di dischi venduti e, solo nelle 3 settimane successive alla morte (25 giugno 2009), quasi 10 milioni di copie dei suoi album. Lunga vita, Re del Pop.

(foto by kikapress.com)