“Per riallacciare un discorso, per continuare un percorso e riportare un po’ di gioia…“, così annuncia all’inizio dello show la voce del direttore di palco Diego Spagnoli, riprendendo la frase postata su Facebook dal Komandante, prima dell’esordio a Torino. Vasco Rossi è tornato Dall’Ara: in delirio i 40 mila fan, tra nuovi pezzi e vecchie hit. Lasciati alle spalle questi due ultimi anni difficili, il Blasco è tornato nella “sua” Bologna, città dove è stato ricoverato più volte quando è stato male. Il “Live Kom 2013” colora la città felsinea con le note de “L’uomo più semplice” e lo stadio dimostra subito di apprezzare, tra grida e braccia verso il cielo.
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Eh già…
Eravamo tra i primi a dire che Vasco non sarebbe più tornato dentro uno stadio, che sarebbe passato a qualche concerto nei club oppure a qualche nuova forma di comunicazione (televisione, perché no?). E, invece, “lui è ancora qua“, eh già. Con forza, con prepotenza, professionalità, disciplina. Questa volta sì, tanta disciplina. Per essere ancora in forma, per presentarsi tirato a luciod a un appuntamento importante, a una serata di gala e di grazia…
Un sapore particolare
La sua città, lui che è originari di Zocca, a due passi da qui. Proprio a Bologna si è consumato tempo fa il dramma del Komandante colpito da un male complicato, che lo ha costretto per lungo tempo lontano dal suo mestiere, dalla sua vita, dal suo popolo. Dopo il ricovero e la pausa forzata, due anni fatti di clippini, apparizioni fugaci, vacanze pugliesi, litigi a mezzo stampa con Baglioni e Ligabue. Oltre alle nozze (discrete e polemiche). Insomma, Vasco Rossi non si è fatto mancare nulla. Adesso è tornato, Torino e Bologna ne testimoniano la carica e la buona salute: questo non può che farci piacere. Da giovedì scorso tutti i suoi fan avevano piantato le tende attorno allo stadio, pronti a dargli il bentornato. Si ricomincia. Dove eravamo rimasti…?
(foto by kikapress.com)
