Negli ultimi giorni uno dei termini più cliccati (e digitati) è stato certamente “Festivalbar“. Sarà per l’entusiasmo della folla che ha gremito Piazza Duomo a Milano per Radio Italia Live, sarà per la fin troppo ingessata serata dei Wind Music Awards. Oppure, più semplicemente, perché siamo un popolo di nostalgici. La notizia c’è, comunque: pare, infatti, che sia in arrivo la riesumazione del Festivalbar. In testa al progetto due donne: Maria De Filippi, dietro le quinte, Alessia Marcuzzi, sul palcoscenico. La formula vincente potrebbe essere proprio quella della “mescolanza”, con i vari Moreno, Greta, Verdiana e compagnia (da una parte) e Baglioni, Zucchero, Fabri Fibra, Negramaro, Ramazzotti e Mengoni (dall’altra parte).
WIND MUSIC AWARDS 2013 – GUARDA LE FOTO
La Marcuzzi a luglio su Canale 5 con un format simile allo spettacolo ideato da Vittorio Salvetti: 4 puntate, registrate a fine mese, quasi sicuramente a Piazza del Popolo, a Roma. Alcuni dei protagonisti dell’ultima edizione di Amici, dunque, oltre ai reduci delle passate edizioni: da Manuel Aspidi a Marco Carta, passando per Emma, Alessandra Amoroso, Annalisa Scarrone.
Inutile dirlo, per dare peso a questo genere di trasmissioni, sono necessarie anche ospiti internazionali. Negli anni ’80 e ’90 c’erano molti più sodi a disposizione, la musica stessa rappresentava un vero business, come oggi accade in America e in Inghilterra. Non c’erano i Talent Show, nessuno si lamentava del playback (la polemica nasce spesso grazie all’aiuto del Web e dei nuovi mezzi di comunicazione) e i cantanti si ritrovavano insieme non per iniziative a sfondo sociale (da “Italia Loves Emilia” a “Amiche per l’Abruzzo”, oggi sono quelle le nuove occasioni per Festival musicali improvvisati), ma per lasciarsi abbracciare dalla folla. Senza il peso della gara, come accade (e accadeva) al Festival di Sanremo.
La domanda finale è una sola: ne vale davvero la pena? Viva la musica, sempre, ma ha senso dare vita a programmi fotocopia con la “scusa” della musica in piazza? Nel caso degli MTV Awards di sabato c’è un senso alla base (il contest, la gara, l’interazione con un complesso meccanismo di voto), mentre i Festivalbar 2.0 rischiano di essere piccole occasioni perdute. Ai quali, magari, preferire il Festival-Bar che Fiorello e i suoi amici dell’edicola hanno realizzato questa mattina: vai a capire se Desiato, Capua, Brancaleoni e Fraska fanno audience. Certo perché la chiave – gioco forza – resta sempre quella. L’ascolto. Ci vuole indice, non orecchio.
(foto by facebook)