Morto Georges Moustaki: da “Milord” a “Lo straniero” [VIDEO]

Questo 2013 non è stato un buon tempo per gli artisti che hanno segnato la storia della musica. Due giorni fa Ray Manzarek, elemento cardine dei Doors, in casa nostra tanti saluti amari a Jannacci e Califano, due artisti diversi ma ugualmente simbolo di un certo tipo di poesia applicata alla forma canzone. La lista si allunga, con la scomparsa di Georges Moustaki: compositore eccelso, a volte anche un po’ messo da parte, ma di grandissima presa melodica. Con quell’espressione così misteriosa e, insieme, rassicurante, aveva donato al pubblico una serie di perle di estrema lucentezza: autore di “Milord“, portata al successo dalla grande Edith Piaf (in Italia si ricorda una bella versione di Milva), nel 1969 fu primo in classifica in Italia, recitò anche nello sceneggiato tv “Il Conte di Montecristo” e rimane per tutti noi “Lo straniero” più famoso e apprezzato

Il vero nome di Moustaki era Giuseppe Mustacchi: il “francesismo” fu un omaggio allo chansonnier Georges Brassens, conosciuto a Parigi negli anni ’50. A Parigi, dove di trasferì all’età di 15 anni, lavorò come giornalista, cameriere, pianista di piano bar. Della sua produzione ci piace citare una versione in francese di “Marche de Sacco et Vanzetti”, cover della magnifica “Here’s to you” (scritta da Ennio Morricone per Joan Baez), e ci fa piacere non dimenticare “Il rischio”, per lungo tempo sigla del “Rischiatutto”, uno dei programmi più amati di Mike Bongiorno. Una curiosità, che non abbassa il livello della sua figura e della sua imponente immagine, è proprio delle ultime settimane: l’omaggio che la talentuosa Annalisa Scarrone ha deciso di consegnare a un brano universalmente riconosciuto quale suo manifesto. Tante versioni di successo per “Milord”, tra cui quelle di Dalida – che la cantò sia in italiano che in tedesco – e un’altra (molto bella) di Milva. Buon viaggio, Giuseppe.

(foto by facebook)

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