Gotye: “Somebody That I Use To Know è un plagio”

Vi ricordate “Somebody That I Use To Know“, il tormentone dello scorso anno rimasto al top delle classifiche in 24 Paesi e che si è piazzato al nono posto dei video più visti su Youtube nel 2012 con oltre 400 milioni di visualizzazioni? Dopo il successo ottenuto, Gotye decide di dire la verità e così ammette di aver copiato spudoratamente (il riff di chitarra è molto simile, se non identico) il brano “Seville” del 1967 di Luiz Bonfà. Il cantautore belga, naturalizzato australiano, non sembra preoccupato ed infatti ha accettato tranquillamente di versare il 45 per cento delle royalties prodotte dal suo successo discografico agli eredi di uno dei protagonisti della bossa nova brasiliana, scomparso nel 2001.

Wouter Wally De Backer, per tutti semplicemente Gotye, è stato già accusato di “poca originalità” con paragoni a Peter Gabriel per le sonorità e Sting per le progressioni vocali e la somiglianza dei tratti somatici. “Anche se mi sento onorato, penso sia un confronto solo a livello superficiale – dichiara il cantante alla ABC – quello con Sting non lo capisco, mentre quello con Gabriel forse è più appropriato, non nel modo di cantare, ma in quello di fare musica con l’utilizzo della tecnologia e dei campioni”.

LE FOTO DI GOTYE

Gotye ha vinto cinque ARIA Music Awards e ricevuto una nomination come miglior artista per l’Asia e il Pacifico agli MTV Europe Music Awards; il suo successo da solista, con la pubblicazione di tre album in studio e uno di remix con le canzoni dei primi due lavori, ha oscurato la sua attività con i Basics, trio indie pop formato a Melbourne nel 2002 con cui ha pubblicato quattro album.

Luiz Bonfà ha collaborato con il grande Antonio Carlos Jobim e ha lavorato anche in Italia con Luciano Salce per la colonna sonora di “Le ore dell’amore”, un film del 1963 con Ugo Tognazzi. La famiglia ha già ricevuto un consistente bonifico di un milione di dollari che sicuramente lieviterà nei prossimi anni, viste le enormi potenzialità del brano.

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