Che avesse una duplice anima lo si era già capito al Festival di Sanremo. Ieri sera è stato un bellissimo concerto all’Auditorium Parco della Musica, platea praticamente esaurita per Annalisa che ha meravigliato il pubblico con un repertorio abilmente costruito sull’onda del pop e del jazz, con successi vecchi e nuovi e alcune cover di spessore elevatissimo. La seconda tappa romana del suo “Non so ballare Tour” ha avuto inizio già nel pomeriggio con prove dedicate a una parte del suo fan club: impressionante la maturità con la quale la ragazza affronta il palcoscenico, non sbaglia una nota e riesce perfettamente a trasmettere le emozioni della sua lunga scaletta (23 brani per oltre un’ora e mezza di esibizione). Da queste parti amiamo parlar bene di un artista, ma solo a ragion veduta: la nostra personale “cartina di tornasole” (ora anche la vostra) è un breve filmato realizzato in camerino, lì si capisce il talento semplice di Nali…
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E’ uscita da un talent, viene fuori da Amici. Questa è la filastrocca che esce fuori dalla bocca dei puristi. Poi ti rendi conto che oltre ad essere una ragazza sensibile e preparatissima, ha avuto anche la capacità di circondarsi di una band di assoluto prestigio: è un piacere ascoltare Andrea Lombardini (basso), Phil Mer (batteria), Valerio De Paola (chitarre), Giuseppe Calamosca (tastiere/trombone/fisa) e Daniel Bestonzo (tastiere). Talent vuol dire talento, in questo caso ci siamo. La voce di Annalisa è piacevole, sicura e senza sbavature: difficile e riuscita la cover di Joni Mitchell “The dry cleaners”, intenso, intimo e magico il momento dedicato a Luigi Tenco con “Tu non hai capito niente”. Curiosa e brillante la prova di “Milord”, portata al successo in Italia da Milva e Dalida e scritta dal mito Georges Moustaki.
L’ultima perla del suo repertorio è “Alice e il blu“, della quale abbiamo parlato (bene) qualche settimana fa: un ringraziamento concreto e speciale arriva direttamente dal backstage…
Non saprà ballare, ma con la voce ci sa fare da Dio. Le prime avvisaglie di fan agguerriti si erano già avute poche ore prima del concerto, con la Scarrone letteralmente assalita durante il check: scambio di battute e “fotografie d’ordinanza”, un entusiasmo incredibile che si replica nel corso della serata quando il teatro viene giù (“Io tu e noi”, “Solo”, “Scintille”) e altri nei quali tutti stanno in silenzio (o quasi) a godere di interpretazioni purissime (“Non so ballare”, “Tornerò ad amare”, “Spara amore mio” e “Tutta l’altra gente”). Presenti in sala anche Pierdavide Carone e Alessandra Amoroso: se non ci si sostiene tra Amici…
(foto by kikapress.com)