C’è chi ha detto che avrebbe fatto meglio a cambiare mestiere. C’è chi (Fabio Fazio) l’ha difesa e incoraggiata, ri-portandola in Italia, lei e la sua chitarra. Carla Bruni non demorde, vuole fare musica, convinta che la sua esperienza da first lady sia stata solo una parentesi. L’amore (sincero?) per il prode Nicolas Sarkozy, al quale ha dedicato una canzone presente nell’ultimo disco, sembra essere quello di un tempo (…) e la bella cantautrice piemontese non ne vuole che sapere di abbandonare il pentagramma: si incidono canzoni nuove, si va in tv, insomma la storia continua…
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IL DUETTO CON LUCIANA LITTIZZETTO A SANREMO: VIDEO
Terminato il mandato del marito, la Bruni si è rituffata nel mondo della musica e, per promuovere le sue ultime idee musicali, è tornata a Parigi, partecipando in veste di ospite d’eccezione alla trasmissione televisiva “Champs Elysees“. Apprezzamenti (pochi), perplessità (disparate): la Bruni non buca lo schermo, i media francesi non le perdonano questi cambi di registro costanti, questa personalità ballerina. Yves Montand e George Brassens non ci sono più, la chansòn regala veramente poche cose di rilievo, difficile possa spettare a un’italiana sistemare le cose, per la prima volta “nemo profeta extra patriam” (si dirà così, ops!). Come detto nell’intro, il suo ultimo disco fa notizia per l’ode al marito, quella “Mon Raymond” che decanta le gesta eroiche del suo personale pirata: ne esce fuori un uomo “complesso, sentimentale e tattico“, che ha “talento per sedurre” ed è “una bomba atomica. Beh, anche questa è musica…
(foto by kikapress.com)
