Primo Maggio bagnato, Primo Maggio fortunato? [VIDEO]

Il meteo ci ha preso e quest’anno è arrivata davvero la pioggia al concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma. Non solo pioggia caduta dal cielo, ma anche di polemiche. Dopo la censura di Fabri Fibra, arriva la censura per il Management del Dolore Post Operatorio: il cantante del gruppo, Luca Romagnoli, si presenta sul palco con la chierica e prima del brano “Porno bisogno” innalza un preservativo come se fosse un’ostia “Questo è il modello che uso io, che toglie le malattie dal mondo, prendete e usatene tutti, fate questo, sentite a me”. La Rai decide così, alla fine del secondo pezzo, di tagliare l’esibizione e mandare la pubblicità, e di tutta risposta Romagnoli si cala le mutande, per poi essere portato via di peso dalla sicurezza.

LE FOTO ESCLUSIVE DI VELVET MUSIC DAL BACKSTAGE DEL CONCERTO

IL VIDEO ESCLUSIVO DEL BACKSTAGE!

La scaletta annunciata in mattinata su i social viene rispettata, ma si ripropone lo stesso problema successo agli Afterhours lo scorso anno. In ritardo di mezz’ora sulla tabella di marcia, i titoli di coda partono sull’esibizione di Vinicio Capossela (anche se dopo il live di Elio e le storie tese la piazza sembra svuotarsi piano piano) e quindi non riescono ad esibirsi i Crifiu, gruppo vincitrice del 1’M Festival e Cristiano De Andrè che invece si esibisce solo per la piazza in “Non è una favola”, “Credici”, “Fiume San Creek” e “Il pescatore”. Salta anche la chiusura finale con tutta la Grande Orchestra Rock al completo e l’esibizione speciale della conduttrice Geppi Cucciari.

Ancora discussioni tra il sindaco Alemanno ed il segretario Cgil Camusso, con quest’ultima che annuncia che questa non sarà l’ultima volta del concerto del Primo Maggio a Roma; polemiche nel backstage dell’evento, nel quale per la prima volta il catering messo a disposizione è a pagamento per tutti, giornalisti, ospiti e artisti stessi; infine disordini in piazza con dei giovani che si sono sentiti male ed un ragazzo che ha creato scompiglio minacciando la folla con una bottiglia di vetro.