Bublé: “Amo il mio lavoro ma, se dovessi, sceglierei la famiglia…”

Per Michael Bublé è veramente un giorno bellissimo! Mentre aspetta di diventare papà, il cantante italo-canadese è stato a Roma per presentare il suo disco “To Be Loved” ha tenuto un live esclusivo a RDS, Radio Dimensiono Suono. Se spesso il successo cambia le persone, questo non è certo il caso di Michael Bublè. “Come stai? Ho visto il tuo video mi è piaciuto molto, nonno ti saluta tanto” – mi dice entrando nella sala dell’albergo romano dove ci siamo incontrati qualche giorno fa. Superstar internazionale, che in dieci anni ha venduto 40 milioni di dischi, riportando in auge un genere che tutti ritenevano morto e sepolto come lo swing è riuscito ad avere un successo globale che persino il grande Tony Bennett benevolmente gli invidia. Bublé è riuscito a fare quello che si era prefissato fin dall’inizio, quando la stampa lo definiva il nuovo Frank Sinatra e lui, infastidito per il paragone, insisteva “Un giorno sarò Michael Bublé e punto“. Beh, oggi Michael Bublé è Michael Bublé ed il suo nome basta e avanza a spiegare chi è…

LE FOTO DI MICHAEL A ROMA

A Roma per presentare il suo nuovo disco “To Be Loved“, anticipato dal singolo “It’s a Beautiful Day”, Michael Bublè è rimasta la stessa persona che conobbi 10 anni fa, lo stesso Michael semplice, spontaneo, vero, generoso e dal cuore grande. Un bravo ragazzo, circondato da una famiglia splendida: quando nonno Mitch parla di lui, riesci a percepire l’orgoglio per il nipote prediletto, dietro il luccicare dei suoi occhi. “Certo non sono più il ragazzo insicuro di allora – mi confida – che cercava il suo posto nel mondo, oggi sono un uomo felicemente sposato, sicuro di me come artista e fiero di quello che sono come persona“.

Il primo saluto va all’amico comune Rosario Fiorello. “Mi manca molto, lui è una persona vera, è sempre se stesso, lo ammiro molto per questo“. Nonostante abbia per il lavoro ha un rispetto sacrale ed un approccio stakanovista, le priorità, come allora, continuano a rimanere gli affetti e la famiglia: “Non metto la carriera al primo posto, anche se adoro il mio lavoro, non voglio essere come uno di quei film biografici di grandi star che, se vedete, sono tutti uguali, lottano per il successo, diventano famosi, si fanno una famiglia e poi la perdono per la carriera e anni dopo rimpiangono di non aver passato tempo insieme ai loro figli. Io voglio un finale diverso. Voglio carriera e affetti e se dovessi rinunciare a qualcosa non sarà certo la mia famiglia“.

L’attesa del piccolo Bublé che dovrebbe nascere a fine agosto ha riportato gioia e serenità in famiglia, due anni fa attraversata dalla prematura scomparsa dello Zio Gino, fratello del nonno di Michael, Demetrio, che è stato uno fra i primi a spingere il nipote oltre ad accompagnarlo anche qui in Italia in molte tourneè. Ufficialmente la coppia Bublé non ha ancora annunciato il sesso del bebè (ma in esclusiva vi possiamo rivelare che sarà un maschietto!)

“To Be Loved” è un disco differente dai precedenti che vede anche interrompersi la collaborazione con lo storico produttore di Bublè, David Foster.

David è come un fratello, è un genio musicale, ha il suo modo scrupoloso alla perfezione di lavorare. La nostra è stata una decisione presa insieme. Volevo che questo disco avesse più anima, più cuore anche a scapito della perfezione. Per questo ho scelto Bob Rock per lavorare.

“To Be Loved” non contiene solo raffinate ballad come “Young at Heart” o swingoni come la classica “You Make Me Feel So Young”, ma apre molto a sonorità diverse, accarezzando il sound Motown e con una strizzata d’occhio al soul e al rock n’roll anni ’50.

“Non mi interessa un granchè di cosa pensano i critici, e mai sono stato così incerto sul successo commerciale di un disco come questo. Ma volevo fare un disco del genere, è sempre quello che ho desiderato“.

Michael, domenica 14 aprile, prima di ripartire per Londra per proseguire nel suo Tour promozionale, ha tenuto presso il bellissimo auditorium multimediale di RDS, uno showcase esclusivo dove ha presentato per la prima volta live alcuni brani del nuovo disco. (il concerto sarà ritrasmesso all’interno di uno speciale su Bublè, il prossimo 21 aprile alle 21 su RDS.)

Questa è come la data zero del tour perché è davvero la prima volta che con i miei musicisti eseguiamo i brani del disco dal vivo e farlo qui è stato bellissimo!

Quando ti rivedremo in concerto in Italia?

Per il momento è certo che terrò un tour estivo negli States, e poi mi rallenterò un po’ per godermi mio figlio, che cercherò di portarmi anche in tourneé. Probabilmente sarà all’inizio del 2014.

(a cura di Matteo Brancaleoni)