Il precedente singolo era una perla rara. I titoli di coda di una struggente storia in celluloide, ideale colonna sonora di un amore passato o mai vissuto. E poi ti chiedi perché lo chiamano “Il Duca Bianco”. Ha veramente senso trovare risposte là dove naviga il genio? Pare proprio di no. David Bowie non si ferma a “Where are we now” e porta con sè un tappeto di stelle: il nuovo singolo, “The stars (are out tonight)“, fa da perfetto contraltare alla ballad delle scorse settimane. Il nuovo album, intitolato “The next day”, sarà fuori il prossimo 12 marzo. “The stars” è accompagnata da un videoclip diretto da Flora Sigismondi, fotografa e regista che aveva già collaborato con David nel 1997 per il video di “Dead man walking”…
Protagonisti della clip sono lo stesso Bowie e l’attrice inglese Tilda Swinton, che interpretano una coppia. Un amore inteso come percorso, come viaggio irto di ostacoli e difficoltà. Alla tenera domanda del singolo precedente (“Where are we now”) ecco le certezze (solo apparenti) di questo nuovo lavoro. Affermazione netta dalle tinte rockeggianti: “Le stelle devono rimanere unite, non ci libereremo mai di queste stelle, ma io spero che vivano in eterno.. E sanno esattamente cosa fare, di notte si girano e si rigirano, stanno aspettando di fare la loro mossa su di noi…”
Quasi tre milioni di persone hanno visto questo video nel giro di una sola settimana. Curiosità mista all’attesa. Il sapore del ritorno ha per i fan un peso che non stanca e che, anzi, aumenta il desiderio. Per questa nuova avventura video ecco la regista Flora Sigismondi: curioso che avessero collaborato 15 anni prima per “Dead mand walking”. Curioso perché su Bowie se ne erano dette di tutti i colori: dopo l’infarto del 2003, qualcuno aveva lanciato un grido d’allarme: “David sta male, è a un passo dalla morte…“. Niente di più falso. E’ in ottima forma e, dopo quasi 4 mesi di studio, è fuori con un lavoro che si preannuncia completo. L’aggettivo migliore. E poco importa se la nostra Alessandra Amoroso confessò in un’intervista di non aver mai sentito nominare il signor Bowie. Nessuno è perfetto.
(foto by kikapress.com)