“..e chissà se prima o poi, se ogni tanto penserai che io solo resto qui e canterò solo, camminerò solo, da solo continuerò…“. Era il 1977 e Claudio Baglioni scriveva un brano (Solo) che avrebbe segnato musicalmente tutta la sua carriera a venire. Sia per il valore di quell’album, sia per le sue performance live: meno di 10 anni dopo si presenta Solo nel palazzetti con un tour innovativo (Assolo, 1986), nel 2001 approda nei teatri con tutto il suo InCanto (anche qui da Solo) e, storia d’oggi, Dieci Dita è l’ideale conclusione di una trilogia dal vivo, dove poter sperimentare una nuova forma di racconto, una sorta di Teatro Canzone vicina ai tempi moderni, al proprio affezionatissimo pubblico e alla semplicità della musica, tanto essenziale quanto onirica…
GUARDA LE FOTO DI CLAUDIO BAGLIONI
Ed ecco a voi il MIDI-Show!
Il 10 maggio 1986 parte “Assolo”, innovativa tournée che vede Baglioni esibirsi senza nessun altro musicista, accompagnandosi suonando tutti gli strumenti contemporaneamente collegati con l’allora nuovo sistema MIDI, tecnologia che permette di riprodurre i vari suoni attraverso l’utilizzo di chitarre e tastiere. L’artista romano “comandava” l’insieme di tastiere a partire da un unico strumento (chitarra, organo, tastiere, piano elettrico) ed era libero di cambiare a piacimento, dal vivo, l’evoluzione di un brano. Questo, con l’aiuto di un tecnico del suono (Pasquale Minieri) che stabiliva al mixer quali strumenti aprire e quali chiudere. A guardarlo oggi, si capisce quanto dietro un grande progetto ci fosse un insieme di idee…
Un’acclamata messa all’InCanto…
15 anni dopo è ancora la volontà del racconto “totale” a ispirare Claudio che decide di portare la musica pop nei sancta sanctorum della lirica: un giro concerti in solitudine, con il Teatro San Carlo di Napoli che, per la prima volta nella sua storia, apre le porte alla musica popolare. We shall overcome, Il Pivot, Nel sole Nel sale Nel sud, Il Sole e la Luna: solo alcune perle tra pianoforte e voce. Uno spazio, il teatro, che comunica intimità, profondità e lirismo: il tutto molto essenziale, con pianoforte al centro della scena e quattro sculture di luce a far scenografia. Alludendo, così, ai quattro elementi della natura: sole, luna, cielo e stelle. Niente di più semplice, niente di più bello. Un InCanto, appunto.
La storia recente è fatta di Dieci Dita. La coda del 2011 e quella del 2012 sono entrambe state percorse da una tournee nel segno della continuità con i concerti dell’86 e del 2001. Claudio Baglioni è progressivamente cambiato, e riscuote un grande successo grazie alla sua innata capacità di tramutare un mega raduno in una occasione unica. L’alto e il basso, il particolare e l’universale. Niente trucco e niente inganno, né copioni e né scalette. Facile a dirsi.