Di certo, gente come Bruno Lauzi, Francesco Guccini o lo stesso Pupo non avrebbero potuto girare un video del genere. Nudi alla meta, anzi molto prima. Nesli, cantautore di nuova generazione, è qui “Davanti agli occhi”. Di tutto il suo pubblico: lui, con quel nomignolo affibiatogli dal fratellone Fabri Fibra, nome che altro non è se non l’anagramma di Lines… Sì, proprio i pannolini, e pensare che adesso lo vediamo senza veli. Un testo forte, diretto, quasi a richiamare le atmosfere verbali di “Ragazzo mio” di Luigi Tenco. Questa, tuttavia, è un’altra musica, un’altra storia…
Tenco: così lontano, così vicino…
Francesco Traducci da Senigallia a scuola era un ragazzino timido, goffo e molto romantico. Uno che dava molto peso alle parole, ai sentimenti forti. Forse per questo l’esordio nel campo della musica è stato rivolto al rap, un genere secondo solo alla musica leggera per forza dei testi. Per capacità di comunicare sensazioni forti, attraverso le parole: “Ti diranno non mi piaci non sei il mio tipo e te ne andrai col cuore infranto mezzo stordito e ti diranno amore resta non andar via, e ti diranno ti diranno un’altra bugia.. E ti diranno questo è tuo ti spetta di diritto, ora che sei cresciuto e che la vita ti ha sconfitto…“
Sono quasi 5 anni che Nesli non ha più parole col fratello Fabri Fibra: i tempi cambiano e si cresce in fretta, se consideriamo che la carriera di Francesco nasce grazie a Fabrizio. Per via del nome, per via di una parentela che, certamente, avrà avuto un peso sin dalle prime battute. Quel che conta è che – video a parte, di grande impatto e forse troppo – “Davanti agli occhi” ha un senso, non è un pezzo fatto così, per il gusto di fare qualcosa di nuovo. Basta una riga per scoprire un mondo: “Tu solo tu sempre tu davanti agli occhi“. Nella vita è solo a sè stessi che si è obbligati a rendere conto. Quantomeno, questo è un ottimo punto di partenza: rispettarsi, volersi bene, non tradirsi.
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