Impegno sociale, gesti concreti, partecipazione. Lo abbiamo visto tempo fa con “Italia Loves Emilia“, anche con un Vasco Rossi solo apparentemente fuori dal coro (ha donato alla popolazione di Finale Emilia lo scuolabus “Albachiara”). Fiorella Mannoia dimostra tutta la sua sensibilità: dopo la presenza al Campovolo lo scorso settembre, adesso – mentre il Sud Tour va alla grandissima – si dedica ai mali e alle sofferenze del più grande sud del mondo, l’Africa…
Il cielo dell’Africa, il cielo del sud…
Dice che gli artisti, quelli veri, che prima ancora di fare la storia, ne hanno una alle spalle, posseggano un cuore più grande di quello degli altri, comuni mortali… Certo è che chi incontra frequentemente un foglio bianco o un pentagramma spoglio, ha il dovere di fare qualcosa di più. Darsi anima e corpo. E cuore, appunto. Proprio come ha fattola nostra Fiorella Mannoia: attualmente impegnata con Amref per la realizzazione di pozzi d’acqua in Africa e per la salute materno infantile, parteciperà anche al progetto “Voci di donna per l’Africa”, promosso da Amref Italia, nella Campagna Stand Up For African Mothers, assieme a cinque autrici di racconti sull’Africa: Concita De Gregorio, Claudia De Lillo, Clara Sereni, Paola Soriga, Chiara Valerioto. I racconti saranno letti dal 24 al 28/12 su Radio3 nel corso di cinque trasmissioni speciali della serie “La nostra Africa”. Il continente nero è sempre punto d’arrivo per descrivere una parte buia del mondo, dove molto non arriva e dove qualcuno deve – con forza- approdare. Facendo uno sforzo…
“Dal Donegal alle isole Aran e da Dublino fino al Connemara dovunque tu stia viaggiando con zingari o re il cielo d’Irlanda si muove con te…“. L’Irlanda è altro rispetto all’Africa, ma resta pur sempre un mondo a parte. Ci piace avere questo viaggio come raccordo. Per Fiorella, l’Africa è stata una scoperta meravigliosa e dolorosa insieme: peggio di ciò che ha visto in Brasile, così ha dichiarato. Domenica uno strepitoso e appassionato concerto a Roma, all’Auditorium Parco della Musica: la cosa bella del Sud Tour è stato ospitare sul palco i ragazzi/artisti del Projecto Axè, che proprio in Brasile si occupa di recuperare i giovani di strada, attraverso una proposta pedagogica che li aiuta a inserirsi nella società. Brasile, Irlanda, Africa: mondi a parte avvicinati da quella grande forza comune che è la musica. Per fortuna quella è universale.
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