X-Factor diventa Hell Factor: Romina se ne va e Yendry beffa le Donatella!

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Il leit motiv di Velvet Music, la scelta di commentare a quest’ora di domenica la puntata settimanale del talent targato Sky. Come Robbie Williams alla prima puntata, questa volta è Arisa ad aprire il sipario: Meraviglioso (amore mio). Impeccabile lei, perfetto il coro-concorrenti. Si parte con tante miele, dietro l’angolo c’è Hell Factor

La Galiazzo sembra Milva!

Le Donatella partono con una scatenata ed irriverente versione di Maneater di Nelly Furtado. Sono un fenomeno pop, non c’è che dire. Barbie ed Eva Kant? Per noi la versione riveduta e corretta delle Tatù. Cixi canta Adele e non è il titolo di un disco. Sedici anni e non sentirli, Turning tables rende la youtuber più emozionante delle altre volte: convinta e matura nel canto e nell’interpretazione, meglio della bimba Gigliola Ginquetti! è l’amore che conta per Davide, non nella vita privata, ma sul palco. Simona Ventura gli “affida” Giorgia… Un azzardo? Grandi mezzi canori, grandissimo coraggio a volare in mezzo alla folla. Cantare tra la gente in uno studio televisivo denota personalità, la Todrani sarà contenta. Sir Marco Castoldi @inartemorgan scomoda gli Europe per la super twittatissima Chiara Galiazzo: ed è subito tango! avevamo detto che la piacentina era un incrocio (bellissimo) tra la Pausini e la Zanicchi: stasera aggiunge un tocco di Milva. Il rosso le dona, concentratissima e al contempo libera nell’aria di quelle note che riempiono il Teatro della Luna. Prontissima, e non solo a fare un disco…

Yendry donna-libellula…

La più affascinante di questa edizione: Yendry. Di bianco vestita (con stilizzate ali d’angelo) ci regala il funky della hit di Bruno Mars, Locked out of heaven. Sembra di vedere una puntata di Fame! lei, al primo impatto, è quasi Irene Cara. Piacerebbe molto al Prof Xavier degli X-Men, potrebbe vestire i panni della donna-libellula. Si sfidano, in perfetto stile Amici (mancano solo le carte…) le Donatella e la bella Yendry: sembra di essere in disco al venerdì, le due “bamboline” pop fanno ballare con Amore disperato di Nada, dall’altra parte ecco If I ain’t got you di Alicia Keys. Yendry finalmente ci cattura, perfetta. Simona manda tutto in tilt (sarà tutto programmato per fare scena?) e chiama il pubblico a far da 5° giudice. Il meccanismo di voto richiama quello del varco attivo/non attivo della ztl capitolina. Yendry resiste e va avanti!

Emis Killa yo-yo!

L’astro nascente del rap italiano. Noi di Velvet Music preferiamo Marracash. La sua partenza ricorda gli Eiffel 65, poi si tramuta nel più classico mood del parlato-cantato. Forse la grande novità sta nei tatuaggi e nel voler scimmiottare i rapper americani. Avanti con la gara. Si resta in tema: Ics è l’orgoglio di Morgan, dopo l’interpretazione di Falco, Der Kommissar (1982). Questo provetto ballerino, che ricorda FrankieHiNrg solo al primo impatto, potrebbe essere la vera sorpresa della sesta edizione di X-Factor.
Daniele appare più sereno e con lui Simona Ventura: meno aggressivo con la struggente Love is a losing game. Amy Winehouse qui aveva toccato l’everest. Interpretazione pulita ed elegante, lui stasera è l’involontaria parodia di James Bond… Ma è una bilancia o un’altalena? Caos totale per i Freres Chaos e il bit elettropop di Ritual Union: raffinati, new wave, fuori dal coro. Al momento ingiudicabili. Almeno per chi scrive. Nice alle prese con White rabbit degli Jefferson Airplane: acuto finale che stupisce, vibrazioni anni ’70. Amatissima sui Social, convince definitivamente anche la platea di X-Factor. Nostra standing ovation.

…e la Falconi se ne va…

Last but not least, la molto discussa (e poco discutibile) Romina Falconi. “Neanche Gesù piaceva a tutti, figuramose io…“. E’ o non è la Annie Lennox all’amatriciana? Il tempo (non) se ne va per Celentano, per lei probabilmente si. Meno brillante delle altre sere, alza toni e volumi di un brano che per natura è invece dimesso e malinconico. A noi, comunque, piace: lei una piccolissima storia ce l’ha già. Nella finalina contro Daniele (I can’t stand the rain, Seal), va molto meglio con Beautiful di Christina Aguilera. Non basta. Non basta neppure un altro sconquassante tilt. Romina la romana torna a casa. C’è da chiedersi perché dopo un Sanremo, una tournee con Ramazzotti e qualche riuscitissima apparizione nel porn groove, ci sia bisogno di passare da X-Factor. Ci fosse un Dopofestival ne avremo parlato subito. Bye bye…

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