Cielo che caos! l’avevo detto qualche giorno fa: alla notizia dell’eliminazione di Alessandro, la community di X-Factor 6 è letteralmente esplosa. Il bello della Ventura viene meno, mentre resta in gara Romina Falconi. Chiara fa il suo con una vecchia perla dei Beatles, Nice ci prova con l’Eternità (Camaleonti-ca ultra vintage) e i One Direction fanno molto rumore…
Boyband, a volte ritornano!
Musica. La terza puntata è smaccatamente tematica, X-Factor Let’s Band! Morgan omaggia i Beatles (da lui ce lo aspettavamo, bravo) e lancia “I Want to hold your hand”. Chiara si cimenta con la versione degli Sparks. Questa è davvero una popstar, come sempre mi diverto a fare paragoni, la Galiazzo è un bellissimo frullato, vedo dentro la Zanicchi, la Pausini, Natalie Cole. Ha la voce black, nell’accezione più romantica. Può crescere ancora, ci punterei una grossa somma. Daniele – poco entusiasta e con felpina vagamente griffata- si cimenta con i Subsonica. “Tutti i miei sbagli”. Per me scende di un gradino rispetto alla scorsa settimana: sarà la canzone scelta dalla Ventura, ma l’intepretazione ne esce un po’ malconcia. La grinta non basta, forse. Vedremo.
“Little Talks” degli Of Monsters and Men, questo l’esame per i Frères Chaos. Ballano, scalciano, corrono di qua e di là. Arisa deve lavorare molto sulla loro identità, io ancora non ho capito cosa siano. La base c’è, senza dubbio. Le scelte italian-retrò mi acchiappano, le ascolto con attenzione esagerata. Nice mi emoziona, ma non regge il confronto con le atmosfere dei Camaleonti. Quell’Eternità era da pelle d’oca, la sua un po’ meno. Di Alessandro ho già scritto, a caldo, poco dopo la sua esibizione: “Name and number” dei Curiosity Killed The Cat lo fa esprimere al massimo, ma imita benissimo qualcosa e qualcuno. Gasato, trascinante, grooveman allo stato puro. L’avevo detto, non poteva andare avanti… Ics esprime la sua carica rock con “21st Centrury Skizoid Man” di King Crimson. Chiude la prima manche, divertito, divertente e parecchio personaggio. Non è il mio genere, ma ‘sto ragazzo ha la stoffa di chi arriva in fondo. Purché torni a fare i suoi balletti…
Una direzione a forma di X…
One Direction, fenomeno in che senso? Una boyband che fa ammattire le ragazzine, ok. La novità dov’è? Tra il pubblico vedo una che piange. Accadeva anche con i Beatles. Tra 5 anni ne riparliamo. Seconda manche di X-Factor 6. La terza puntata continua a farci apprezzare un personaggio da “Mai dire X-Factor”. Cixi è una youtuber che tiene bene il palco, più che Arisa a me ricorda sempre più Arale, quella del cartone animato! ha sedici anni, il modo in cui interpreta “Sing it back” è comunque un piccolo miracolo. Morgan continua a fare a botte con Romina: “Rio” dei Duran Duran è un pezzo difficilissimo. Lei è a tratti sexy e profonda.
Le Donatella! la risposta italiana alle Tatù, le Paola&Chiara del terzo millennio… Se la musica fosse solo un videoclip, avrebbero già vinto: interpretano “Rocket” dei Goldfrapp, la voce è poco aggressiva, ma io mi diverto molto a godere di questo spettacolo. E non solo io. Elio azzecca il paragone con Le Bananarama. Concordo pienamente. “Don’t speak”, No Doubt. E’ il momento di Yendry. Sono desolato, lei è sensuale, convinta e convincente. Terribilmente elegante. Però c’è un “però”. Non può essere il prodotto di X-Factor Italia. Tocca a Davide: “Vieni da me”. Non è un invito, ma il pezzo manifesto delle Vibrazioni. L’opposto di Yendry, poco convinto e poco comunicativo. Lo sostiene una spettacolare coreografia di Tommasini. Se dovessi dare un voto darei 6,5.
Siamo alla fine. Sapete tutti com’è andata a finire. Sapete anche come la penso, l’ho scritto qualche giorno fa. Finalina tra Romina e il bell’Alessandro. La Annie Lennox all’amatriciana continua a marciare. Cinque anni fa Baudo l’aveva voluta a Sanremo, nel 2009 Eros Ramazzotti se l’è portata in tournee. Un motivo ci sarà. Suvvia.