La Rai, la musica & Taratata: in principio era DOC with Mr. Renzo Arbore

Musica in Tv. Ne parleremo spesso. Perché, secondo me, si può fare. Il problema, credo, non è se fare o meno una cosa, ma come farla e con chi. Seguo e apprezzo i Talent, già l’ho detto da queste parti: X-Factor ha una qualità più elevata degli altri, sia come prodotto televisivo e sia per la preparazione dei concorrenti. Ma è troppo curioso pensare che il primo vero, grosso programma musicale della tv moderna fu DOC (Renzo Arbore, Gegè Telesforo e Monica Nannini). Poi s’è messa in mezzo la Francia e qualcosa è cambiato. E, così, la Rai & Taratata…

Ci vorrebbe un’equazione!

DOC, una delle idee di Renzo Arbore per la tv, andato in onda su Rai2 per due stagioni, tra il 1987 e il 1989, dagli studi di via Teulada in Roma. Un’idea coraggiosa e vincente. Tant’è che recentemente Sony Music ha pubblicato un cofanetto, che riunisce in 3 CD 56 brani con ospiti “doc”, più un DVD con 18 esibizioni live in studio. Una bomba. Questo per dire che in Italia, sul finire degli anni ’80, un programma musicale ce l’avevamo già. Dopo la seconda stagione, Rai2 decise di chiudere tutto. Bene. Benissimo. Dopo DOC, sulla “Rai Tv” di programmi musicali dal vivo c’è stato solo “Taratata”, format francese in versione italiana. Molti sostengono che in Francia “studiarono” attentamente il fenomeno DOC. Confezionando, in seguito, un prodotto affine. L’equazione prende forma, state attenti. Arbore > DOC > Francia > Taratata > Italia > Rai > Taratata.

Dieci anni dopo DOC…

Taratata era condotto da Enrico Silvestrin (prima) e da Vincenzo Mollica con Natasha Stefanenko (poi). Andava in onda nella seconda serata della domenica. In Francia, come detto, andava in onda tempo addietro sul canale satellitare Tv5 Monde Europe al sabato sera: qui, esibizioni dal vivo di artisti noti e meno noti, con inediti duetti tra di loro. E poi, interviste, chiacchiere, improvvisazione alla stato puro. Proprio come l’italico DOC! la prima puntata live di Taratata andò in onda da Bologna, con – nienetepopodimenoche – Claudio Baglioni e Lucio Dalla. La Rai acquistò un format francese che, a sua volta, aveva preso a modello una trasmissione nostrana.

DOC veniva realizzato in uno studio per l’occasione ri-attrezzato da capo a piedi: tre palchi inglobati, regia audio musicale separata dallo studio televisivo da un vetro. Sui tre palchi (più uno supplementare, più piccolo, per la house band jazzistica) potevano esibirsi tre artisti diversi. Musica dal vivo tutti i giorni, artisti, italiani e internazionali, piccoli e grandi. Miles Davis o James Brown, Dizzy Gillespie, Pat Metheny, Lucio Dalla, Ivano Fossati, Enzo Jannacci, Dario Fo, Tracy Chapman, Joe Cocker, Francesco De Gregori, Litfiba.

E dire che oggi ci sarebbe bisogno di gente colta e sorridente, in grado di raccontare musica in tv. Anche sfruttando “gli orari da lupi”. Invece no, solo Talent. Messaggio alla Rai, a Sky. A chi ha orecchie per sentire. Le mie castronerie, certo. Ma anche la musica, quella buona…